L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha dichiarato il 5 maggio 2023 la fine della pandemia da Coronavirus SARS-CoV-2, che ha causato almeno 20 milioni di morti nel mondo. Rimane tuttora opportuno mantenere un’attenta vigilanza su questa infezione soprattutto nelle prossime stagioni autunnale e invernale. La diagnosi eziologica mediate identificazione molecolare o antigenica del virus consente la corretta gestione del paziente e l’attuazione dello specifico trattamento della COVID-19. I farmaci attualmente disponibili sono gli antivirali remdesivir e nirmatrelvir/ritonavir per il trattamento di soggetti adulti con COVID-19 che non necessitano di ossigenoterapia supplementare e che sono a maggior rischio di progressione verso forme severe di COVID-19. Il paziente non deve essere ospedalizzato a causa di COVID-19, deve presentare una forma di grado lieve-moderato e uno o più fattori di rischio associati all'evoluzione verso la malattia severa. A questi farmaci antivirali si aggiungono gli anticorpi monoclonali, riservati a soggetti di età pari o superiore a 12 anni, non ospedalizzati né in ossigenoterapia per COVID-19.
Un ruolo importante è svolto dalla prevenzione mediante la vaccinazione, finalizzata alla riduzione dell’incidenza delle ospedalizzazioni e dei decessi. Sappiamo, infatti, che attualmente con il ciclo vaccinale completo per COVID-19, si ha una protezione dall’infezione nell’88% dei soggetti vaccinati, dal ricovero in ospedale nel 94%, dal ricovero in terapia intensiva nel 97% e dal decesso nel 96% dei soggetti vaccinati rispetto ai non vaccinati. È bene sottolineare che con l’aumentare della copertura vaccinale decresce il numero dei casi proprio per l’efficacia della vaccinazione. I pochi casi tra i vaccinati possono apparire proporzionalmente numerosi solo perché la numerosità della popolazione dei vaccinati è molto più elevata di quella dei soggetti non vaccinati. Questo è un paradosso, atteso e ben conosciuto, che non deve essere motivo di preoccupazioni e perdita di fiducia nella vaccinazione. Va ricordato che più il virus circola, ad esempio, per una copertura vaccinale non ottimale in tutte le fasce di età, maggiore è il rischio che il virus venga trasmesso a soggetti a rischio di malattia severa anche se vaccinata e favorire il fenomeno della comparsa di nuove varianti. L'Agenzia Europea del Farmaco (EMA) ha definito che i vaccini disponibili potranno essere monovalenti e rivolti alle varianti ricombinanti di SARS-CoV-2 Omicron XBB, non essendo necessario contrastare l’infezione dovuta al ceppo Wuhan che ha dato origine alla pandemia. Sottoporsi al vaccino monovalente in autunno non sarà obbligatorio ma solo consigliato soprattutto per quelle categorie di persone considerate più fragili, quali gli anziani, i soggetti con patologie che causano immunodepressione o immunosoppressione, le stesse categorie alle quali viene consigliata la vaccinazione antinfluenzale.
Il corso ha lo scopo di mettere a fuoco lo stato attuale della diffusione dell’infezione da SARS-CoV-2 e delle sue varianti e di evidenziare le risorse terapeutiche per la cura dei soggetti che acquisiscono l’infezione e quelle profilattiche per contrastare la diffusione del virus nella popolazione della nostra provincia. Particolare attenzione vuole essere rivolta all’uso dei farmaci antivirali e alle loro interazioni con altri farmaci insieme agli effetti indesiderati ad essi correlati.
Si affronteranno anche gli aspetti organizzativi e prescrittivi che interessano i professionisti che lavorano a livello territoriale per la gestione domiciliare del paziente con COVID-19 con un approfondimento dei meccanismi immunitari e infiammatori che sono alla base delle manifestazioni a livello respiratorio, per un corretto e più appropriato loro trattamento.
RESPONSABILE SCIENTIFICO
Rosario Cultrera
Ricercatore Universitario, Dipartimento
di Medicina Traslazionale e per la Romagna, Università degli Studi di Ferrara
Direttore U.O. di Malattie Infettive Territoriali, Azienda Unità Sanitaria Locale di Ferrara
FACULTY
Annalisa Califano
Dipartimento di Sanità Pubblica
U.O.C. Igiene Pubblica
Azienda Unità Sanitaria Locale di Ferrara
Marco Contoli
Università di Ferrara
Direttore Pneumologia Territoriale Azienda USL di Ferrara
Rosario Cultrera
Ricercatore Universitario, Dipartimento
di Medicina Traslazionale e per la Romagna, Università degli Studi di Ferrara
Direttore U.O. di Malattie Infettive Territoriali, Azienda Unità Sanitaria Locale di Ferrara
Anna Marra
Direttore U.O. Farmacia Ospedaliera e Territoriale Dipartimento Farmaceutico
Azienda Ospedaliero-Universitaria S. Anna Azienda USL di Ferrara
Riccardo Vaccari
Medico di Medicina Generale, Ferrara