La terapia farmacologica dello scompenso cardiaco è rivolta a migliorare la sopravvivenza, i sintomi, la qualità di vita, i parametri emodinamici e la funzione ventricolare.
La qualità della vita dei pazienti affetti da scompenso cardiaco è legata alla loro capacità di svolgere le attività quotidiane, che dipende in gran parte dalla loro capacità di esercizio. L'intolleranza all'esercizio nello scompenso cardiaco ha cause multifattoriali, in cui giocano un ruolo importante cuore, polmoni e muscoli, in particolare una bassa gittata cardiaca ed un’alterata estrazione periferica di ossigeno.
La valutazione della capacità funzionale dei pazienti con scompenso cardiaco è fondamentale per definire la prognosi e il grado di compromissione dei pazienti. Il test da sforzo cardiopolmonare fornisce una valutazione globale delle risposte dell’organismo all'esercizio dando informazioni sullo stato funzionale dei sistemi muscolari polmonare, cardiovascolare, ematopoietico, neuropsicologico e scheletrico. Questa panoramica non invasiva, dinamica e fisiologica, consente la valutazione dell’esercizio sia di tipo submassimale che di picco, fornendo al medico informazioni rilevanti per il processo decisionale clinico ed è un buon modello per studiare la fisiopatologia dell'esercizio nello scompenso cardiaco.